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Resoconto di LETTURE DAL BANANO SOTTO L’ACQUEDOTTO

Sono emozioni forti quelle che ti sa regalare Andrea Zuin, con quel suo fare da musicista e quegli occhi che hanno visto cose che voi umani non potete immaginare. Ogni volta che viene a salutarci è una festa, una gioia per il cuore e per la fantasia: i suoi racconti di terre lontane e di persone comuni ma speciali fanno il giro dell’anima e rimangono per sempre incastonati nel pensiero come se lì, in quei posti meravigliosi, ci fossi stato tu.
Stasera è venuto da noi a presentare il suo libro La musica nel sangue, edito da Piazza Editore (ISBN 978-88-6341-100-3) insieme all’amico illustratore Federico Scano e a portarci un po’ di quelle sonorità latinoamericane così familiari eppure così distanti, a raccontarci gli occhi e le storie delle persone che ha incontrato nel suo peregrinare e a lasciare il nostro cuore un po’ più pieno d’emozione di quando eravamo arrivati.

La serata è piacevolmente tiepida, l’aria è frizzante e il cortile di Marzia è pieno di persone piene d’amore per la lettura: il tavolo imbandito di ogni prelibatezza fatta in casa è il biglietto da visita ideale per una serata che si preannuncia magica. Sono le venti e quarantacinque quando Alessandro prende la parola e introduce ai presenti il progetto di cui stanno facendo parte, spiegando l’iniziativa e il suo legame a Il Maggio dei Libri e invitando gli ospiti a condividere stralci di letture. Dopo quasi un’oretta di interventi volontari, che spazieranno dal teatro alla poesia, giunge il momento di Andrea che, imbracciata l’inseparabile chitarra, ci prende per mano e ci accompagna nel suo peregrinare.

L’atmosfera è temporaneamente smorzata solamente quando uno sboccato villano da una finestra dell’adiacente condominio fa sfoggio della sua cultura con un elegantissimo “ohu, basta rompar i cojoni, vui dormir, vaffanculo!” che però non scoraggia i partecipanti alla serata che, quasi noncuranti di quanto avvenuto, continuano a lasciarsi trasportare dalle note magiche dei meravigliosi strumenti di Andrea.

Purtroppo come tutte le belle fiabe anche questa serata termina troppo presto, lasciandoci tuttavia il dolce sapore dell’avventura e una buona dose di riflessioni introspettive con cui andarci a coricare.

Grazie Andrea!

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