
Ti svegli una mattina, sfogli il Gazzettino di Treviso mentre fai colazione e ti trovi con una sorpresona che quasi ti fa andare di traverso la brioche. Non solo le (immani) fatiche della tua family sono state premiate ma addirittura hanno un’intera pagina all’interno e una finestra esattamente al centro della prima pagina! Questo è uno di quei post che scrivo con le lacrime di commozione che mi offuscano la vista, perdonerete quindi gli eventuali errori di battitura ma penso capirete quali sentimenti in questo momento alberghino del mio cuore. Il primo di questi sentimenti è senza dubbio la gratitudine: innanzitutto per Alessandro, Marzia, Valentina, Andrea, Massimiliano, Vlad, Fabio e Marco che in questi giorni sono letteralmente instancabili davanti a quell’enorme paretone in centro a Oderzo e che stanno, a seconda delle loro disponibilità e dei loro impegni, realizzando il sogno di un’intera comunità artistica. Poi per Annalisa Fregonese e la redazione del Gazzettino che con coraggio e vero amore per l’arte stanno contribuendo alla nostra causa. Poi c’è Giuseppe Zoni (il quale ci sta dando notevoli dosi di autostima riempiendoci di complimenti), l’avvocato Dalla Libera e l’amministrazione comunale (che hanno autorizzato e supportato il progetto), i Giovani per Oderzo (i quali ci hanno gentilmente ospitato durante il loro Festival del Bene Comune per le prime faticose fasi di imbiancatura della parete), il nostro sponsor tecnico
Almacolor nella persona di Giuseppe Flavio e Davide (che hanno fornito i fondi e TANTA comprensiva pazienza) e tutte le persone che in qualsiasi modo ci hanno aiutato. Un altro sentimento importante è l’orgoglio: mi sento di dire, dal profondo del mio cuore, di essere orgoglioso di far parte di questa famiglia e di avervi accanto in questa faticosa avventura. Senza di voi chissà dove sarei e cosa starei facendo, avete il magico potere di riempire le mie giornate e di donarmi quotidianamente il coraggio e la voglia necessari per risolvere qualsiasi intoppo. Un terzo sentimento, magari meno frequentemente nominato ma altrettanto importante nella spinta motivazionale, è il perdono: per tutte le persone in questo ultimo periodo infangato il nostro impegno e quelle che hanno cavalcato la polemica per i propri interessi politici e/o economici personali. Nei vostri confronti non c’è desiderio di rivalsa ne qualsiasi altro sentimento negativo, non più almeno.
Poi boh, ci sono tantissime cose da dire ma con gli occhi velati è difficile proseguire oltre questo post: leggete l’articolo e veniteci a trovare al parco delle piscine di Oderzo, sarete tutti i benvenuti!
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