E’ stata un’esperienza quasi mistica quella che abbiamo vissuto questo week end noi kantierini: un viaggio spirituale alla ricerca dei nostri limiti e delle nostre più recondite incertezze tra allestimenti artistici, malattie sconosciute all’uomo moderno, pranzi associativi che voi umani non potete immaginare, una folla inimmaginabile in un sottopasso pedonale, grandi soddisfazioni, meravigliosi incontri di amici vecchi e nuovi e tante altre cose che hanno condito questo indimenticabile momento di svolta nelle nostre vite.
Tuttavia, fatto questo preambolo in cui ho dato sfoggio della mia capacità innata di parlare di fuffa, penso che in casi come questi le parole siano superflue e quantomai noiose e che ciò che più ha il diritto di raccontare la realtà dei fatti è l’immagine perché, come dicevano i nostri vecchi,
le paròe se assa scriver (le parole spesso mentono perché si lasciano scrivere senza rivendicare la verità). Sopra vi ho sistemato le ultime 15 foto pubblicate su Instagram con la tag ufficiale
#ghettospace e se vi sbrigate dovrebbero raccontarvi a grandi linee com’è andata l’inaugurazione della mostra
GHETTO 2.1 “BETA-TEST” di ieri domenica 11 gennaio 2015 (se aspettate troppo, essendo un widget automatico, pubblicherà sempre foto nuove pubblicate con l’hashtag ufficiale e rischiate di
perdere il treno).
Sabato pomeriggio, incuranti delle condizioni atmosferiche avverse, ci siamo dedicati alla pulizia approfondita dell’area del sottopasso Brandolini: abbiamo pulito scoli, sollevato griglie e tombini, spazzato muri e pavimenti, tolto ragnatele e foglie, potato piante. Nei miei profili personali ho addirittura espresso un serio e deciso ammonimento indirizzato a una determinata categoria di persone che però non voglio divulgare qui non essendo il pensiero ufficiale del resto dell’associazione e, onde evitare donchisciottesche guerre contro i mulini a vento opitergini, preferisco che siate voi a venirmi ad insultare in un posto più consono, ovvero tra i commenti della suddetta filippica (che trovate qui).
Appena possibile invece dedicherò un post al pranzo di autofinanziamento sempre di domenica 11 gennaio per garantirvi quanto questo week end, oltre a essere stato uno sbattone non indifferente, sia stato un importante gesto d’affetto da parte di tutti i nostri amici e simpatizzanti.
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