
( http://it.wikipedia.org/wiki/Androcrazia ) sia stata una fortuna: di questa cosa, però, non penso sia giusto rallegrarsene più di tanto.
Nel mondo, ogni giorno, la violenza colpisce indiscriminatamente ma l’essere donna ti espone in maniera esponenziale al rischio di essere vittima più che carnefice.
Sentivo per radio in questi giorni parlare di quello che sta succedendo in quei paesi dove la rivolta sta cambiando la storia. Si sottolinea molto l’importanza dell’apporto delle donne a questi moti di protesta. Loro in prima linea rivendicano diritti e pretendono un cambiamento che forse nonostante tutto quello che sta accadendo non ci sarà.
Sono rimasto colpito dall’intervento in una trasmissione radiofonica di una scrittrice che riportava di stupri e violenze sessuali subite dalle manifestanti studentesse di Piazza Tahrir
( http://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_Tahrir ) ad opera di polizia e milizie.
Difficilmente comprensibile è lo stato di umiliazione e di trauma provocato da chi, credendo di combattere per il futuro del proprio paese, si vede brutalizzare da quelli che la stessa patria dovrebbe difendere. Le donne, come entita aliene….vivono accanto a noi, muoiono e combattono assieme agli uomini e spesso ottengono come risultato solo il perpetrarsi di società Androcentriche: a un dittatore, se ne sostituisce un’altro, a un presidente un’altro ancora e l’eliminazione della discriminazione sessuale è sempre più in la dall’essere attuata.
Succede che le donne posso essere motore, causa, artefici, eroine ma quando si arriva al dunque, è il caso che lascino il passo: ed è quasi sempre un passo dell’oca (http://it.wikipedia.org/wiki/Passo_dell’oca) a sostituire le grida delle giovani festanti dopo la vittoria. Una continua farsa, si direbbe, che illude chi combatte promettendogli cambiamenti epocali, evocando il riconoscimento di diritti che in pochi casi sono stati poi riconosciuti.
Dopo la seconda guerra mondiale la “CONCESSIONE” e sottolineo il termine, del diritto di voto alle donne sembrava sancire una effettiva parità che in realtà poi alle urne non si attuò e tutt’ora l’uso stesso del termine “quote rosa” risulta discriminatorio.
Ogni giorno alle donne in tutto il mondo vengono chiesti o imposti sacrifici : non si tratta ne di retaggi culturali o religiosi e non si può liquidare l’argomento violenza solo affiancandolo al termine ignoranza, La spiegazione più banale ma anche forse la più corretta del perpetrarsi di certe ignominie è il prevalere della legge del più forte sul più debole.
La cosa più devastante è rendersi conto che certi atteggiamenti e certe ideologie sono così profondamente radicate e di largo uso che noi uomini a volte vi ricorriamo senza rendercene conto e non mi riferisco con questo all’atto di violenza sessuale che invece è frutto di decisioni ponderate e intenzioni dolose.
Penso sia capitato a tutti di rispondere in malo modo a vostra madre, alla vostra compagna, a un’amica o ad una sorella……Beh pur volendo cercare a tutti i costi una giustificazione plausibile ad un votro/nostro comportamento, spesso l’uso del’offesa è sproporzionata e mal orientata. Riversare su altri le colpe del proprio operato o sfogare la propria rabbia o frustrazione sull’altro sesso non è sicuramente un’azione unisex ma il genere maschile ha avuto millenni per esercitarsi in tal senso: ancor prima forse di dare la colpa del morso alla mela a colei che gliela aveva porta.
La violenza sulle donne assume molte forme più o meno cruenti ma è in primis un’atto contro l’umanità stessa che vede limitare la sua capacità evolutiva.
Un mondo in cui le donne non sono libere è un mondo che non cresce: e non parlo in senso demografico. Picchiate,insultate, assassinate, censurate, lapidate, infibulate………potrei andare avanti molto, dobbiamo pretendere e sostenere il cambiamento. Sarebbe giusto auspicarci, dopo millenni di potere maschile, l’arrivo di un mondo al femminile nel quale le vane promesse fatte, diventino realtà. Le donne sono le vere artefici del futuro di questo pianeta.
Il cambiamento parte dalla rivendicazione dei diritti, passa attraverso la lotta senza quartiere contro la violenza e la discriminazione, tramite la costruzione di una rete globale al femminile. L’obbiettivo di questa dovrà essere una lidearship in grado di condurre l’umanità
fino al prossimo salto evolutivo, nel quale padre e madre avranno lo stesso peso.
Siamo a febbraio e ci aprossimiamo a quella festa, falsamente pro-femminista conosciuta come festa degli innamorati, tanto è vero che l’icona è come al solito maschile noh!?
Mi sembrava corretto ricordare le donne vittime che non possono vivere quel giorno che noi dedichiamo all’amore e che anzi devono il loro martirio proprio a quel sentimento usato in modo strumentale e deviato da società prettamente maschili e violente.
Non voglio sembrare ipocrita o dare l’impressione di essere diverso o migliore, non voglio nascondermi dietro a questo post in quanto anch’io faccio parte di un sistema che mette le donne nei calendari, usa il linguaggio sessuale, la pornografia (cose lesive la dignità delle persone ma lecite se in presenza di VERA scelta consensuale).
Sono però fermamente convinto che il prossimo cambiamento mondiale sarà frutto di una vera presa di coscienza e autodeterminazione delle donne che si renderanno veramente conto di essere in grado di guidarci tutti verso un futuro migliore.
http://www.senonoraquando.eu/?page_id=4
Non dobbiamo dimenticarci che quello che trovate nei link qui sotto accade ancora ed è solo una parte delle ingiustizie e violenze.
Quando a San VALENTIN-A regalerete una rosa alla vostra compagna fatelo come se lo faceste anche a qualcuna di loro. Un fiore e la speranza che queste cose scompaiano dalla faccia della terra.
http://it.wikipedia.org/wiki/Lapidazione
http://www.facebook.com/events/300733166642547/