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E se scrivessi: SESSO.

Spesso in questi giorni mi sono domandato………..quanto incide nella comunicazione la tendenza a parlare o a utilizzare immagini dichiaratamente allusive a temi sessuali?
La risposta è semplicemente ovvia: MOLTO!

E’ proprio vero però che siamo talmente immersi nella nuvola di feromoni creata dai media, da non poter scegliere un prodotto senza che quest’acquisto sia indotto da una spinta di tipo sessuale? Forse se domandate a un pubblicitario cosa tira di più nelle campagne promozionali vi dirà sicuramente qualcosa di banale e altrettanto ovvio: quello che funziona di più sono, in ordine crescente, animali, bambini e SESSO (donne e uomini gnudi e qualsiasi ammiccamento possibile).

Animali e bimbi sono facilmente liquidabili con il comune senso di tenerezza e vulnerabilità che suscitano. Scatenando in noi una spinta protettiva (certo non in tuttti) verso i cuccioli, di qualsiasi specie siano: è la vita che nasce e questo richiama un’attenzione particolare.

Il SESSO però pur avendo ovviamente qualcosa in comune con il frutto finale , vedi bambino e quindi con quello detto sopra, ha invece assunto dimensioni e significati molto differenti.
La lotta dei sessi, presente fin dagli albori dell’umanità, mai conclusa e concretizzatasi, nell’epoca moderna, dalla fine dell’ottocento con la nascita dei movimenti femministi (http://it.wikipedia.org/wiki/Femminismo) , si presenta oggi attraverso manifestazioni molto differenti e patinate. E’ in parte combattuta a colpi di copertine e immagini pubblicitarie.
Non è mia intenzione affrontare l’argomento femminismo in questo post ma mi sono posto una domanda: cosa sarebbe la mia vita se non mi facessi condizionare da tutto questo modello di sessualità dilagante? L’esplosione del porno, dagli anni 70 in poi, e l’enorme attuale diffusione di massa della pornografia, causata da internet, ci ha assueffatto a un sistema che vede il sesso al centro della nostra vita….come se non ci fosse altro: se ne parla nei luoghi di lavoro, al bar, si cerca on line con chi praticarlo senza impegni ulteriori….. Non voglio ora che pensiate che scrivo quest’articolo per bigottismo o come mia personale campagna morale……sarei ipocrita, in quanto non nego che il sesso attrae e affascina anche me, penso in realtà che l’eccesso e questa “normalizzazione” dovrà prima o poi scatenare un’assuefazione. Questa probabilmente porterà ad ulteriori modifiche o estremizzazioni: generalmente quando hai provato tutto si tende a mettere in atto ciò che costituisce novità correndo anche qualche rischio e pericolo:
http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/09/10/news/ragazza_muore_durante_gioco_erotico_un_altra_grave-21462972/

Quale sarà l’evoluzione? Di certo, come facevo notare, in una discusssione con una nuova amica, gia alcune campagne pubblicitarie non mettono più al centro certi stereotipi sessuali. E’ il caso di alcune reclame di veicoli, centrate più sul mezzo e il suo contesto di utilizzo, piuttosto che sul guidatore e sui passeggeri. Questa tendenza è prettamente visibile nella comunicazione di prodotti provenienti dall’estero,in quanto l’Italia in questo è come al solito indietro: niente niente che principi come “la famiglia”, morali perbeniste o religiose svolgano un’azione di oppressione tale da indurre reazioni di sfogo alternative?
Una motivazione, all’enorme diffussione del porno e dell’ossessione sessuale penso non possa essere banalmente trovata e liquidata parlando di istinto, spinta alla procreazione, devianza……
Penso che morali repressive in realtà incrementino il fenomeno.
Quale sarà quindi la sua naturale evoluzione? Io penso che alla fine, concluso il ciclo di espansione del suddetto mercato per “adulti”, la conseguenza di quest’eccesso potrebbe essere l’anichilimento della sessualità per procurata overdose e conseguente noia.
Perderemo interesse al SESSO a lungo andare?

Una cosa per ora è certa, se avete letto quest’articolo fin qui, sperando in qualcosa di più di qualche mia riflessione,…..forse anche su di voi questo meccanismo perverso, che i pubblicitari conoscono bene, ha ancor effetto.
In fondo per aumentare l’ascolto basta scrivere SESSO in grande!

A seguire allego un pdf trovato che dà un’idea, dell’interpretazione, della costituzione italiana in tema di famiglia, per la chiesa cattolica:

www.bologna.chiesacattolica.it/ivs/scuola_diocesana/pdf/2007/lezione_cavana.pdf

Inoltre voglio condividere con voi questa citazione, trovata mentre velocemente mi documentavo sul femminismo: secondo me offre degli spunti su cui riflettere:

“Il rovesciamento del matriarcato segnò la sconfitta sul piano storico universale del sesso femminile. L’uomo prese nelle mani anche le redini della casa, la donna fu avvilita, asservita, resa schiava delle sue voglie e semplice strumento per produrre figli.”
(F. Engels, L’origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato, p. 84)


Un pensiero riguardo “E se scrivessi: SESSO.

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