Me la sono curata, pulita, sistemata, organizzata e gestita per dieci lunghi interminabili giorni. Me la sono collegata, usata, scollegata e, ieri pomeriggio, tristemente smontata. Pezzo dopo pezzo, raccordo dopo raccordo, ho tirato giù quella che negli ultimi dieci giorni è stata la mia casa, la mia posizione di vedetta per guardare dall’alto ognuno di voi e filosofeggiare sul senso della vita. Se quell’albero che aiutava la mia precaria stabilità potesse parlare racconterebbe storie di pettegolezzi, intrighi a corte e commenti irripetibili!
C’è da dire che però un ultimo bellissimo ricordo insieme l’abbiamo avuto:
Addio Noventa, addio Venice DOC Festival!