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L’edificio è posizionato a due passi dal centro e visibile dal ponte, prossimo a Piazza Grande, è situato a ridosso del fiume e dispone di una considerevole area verde. L’edificio, imponente e isolato, si impone con il suo aspetto grigio nel panorama cittadino. Per tale motivo al fine di ridurne l’impatto estetico si è cercato di studiare un soggetto che graficamente unisse alla tematica scelta, una geometria di colori e linee tale da rompere la forma dell’edificio e ridefinirne otticamente la mole.
Dopo un’attenta analisi si è, quindi, deciso di proporre un bozzetto che richiami attraverso l’uso di un segno grafico alcune particolarità degli sport praticati all’interno dello stabile. L’elaborato può essere diviso in più parti: Basket, Pallavolo, Pallamano – concetto di squadra – obbiettivo tiro a canestro (lato sinistro), allenamento – sacrifici – metodo – obbiettivi – traguardi – vittorie e sconfitte (parte sotto le scale) spettacolo – architettura – ambiente – musica (lato destro in alto) pattinaggio – figura – grazia – agonismo – velocità – sogno (lato destro in basso). Il Basket, la Pallavolo, la Pallamano come Sport e come giochi di squadra sono simboleggiati da una mano che lancia a canestro una palla e da un riquadro con all’interno tante mani stilizzate. La palla in movimento si muove sopra una freccia simbolo direzionale di un obbiettivo comune, quello di andare a canestro: elemento grafico circolare presente nella parte alta del lato sinistro vicino alle porte d’emergenza. La mano ha delle righe di velocità a definirne il movimento che diventa energia cinetica proiettata verso la meta. La zona di parapetto delle scale e lo spazio sottoscala diventano nell’elaborato una metafora dei sacrifici, della durezza degli allenamenti, del metodo, delle avversità intraprese per raggiungere degli obbiettivi, centrare il bersaglio raggiungendo dei traguardi. Sul parapetto i numeri e i podi disegnati rappresentano le vittorie, a cui si deve mirare, e le sconfitte alle quali si deve essere preparati. La vita è, infatti, un continuo salire e scendere e bisogna saper perdere: In tale contesto il 4° posto rappresentato: è in onore di tutti quelli arrivati ultimi. Il dipinto si caratterizza per un segno più di tipo grafico e solo il volto femminile interrompe tale dinamica architettonica. Uno degli elementi caratterizzanti questa parte, in alto a destra vicino alle porte d’emergenza, e costituito da una miniatura del modello architettonico dell’edificio, con alberi e contesto ambientale, inserito tra alcuni elementi stilizzati rappresentanti i riflettori e le note musicali. Vuole essere questa una breve sintesi dell’utilizzo a fini culturali e di spettacolo dello stabile. La parte finale a destra e in basso è, invece, un rimando all’altro sport che si pratica nella struttura: il pattinaggio. Sono espressi i concetti di velocità (particolare dei pattini), di sogno e grazia (il volto di una pattinatrice), l’agonismo (nel fondale del riquadro del volto sono stilizzati i cerchi olimpici) e figura e forma (linee grafiche che nascondono una figura umana stilizzata che pattina in verde). Ulteriore elemento nascosto nel progetto è la scritta “pala-SPORT”, sviluppata su tutto l’edificio, a voler sottolineare l’identità dell’infrastruttura contenente tutte le varie parti, i soggetti e i concetti sopra elencati. La gamma cromatica dell’esecuzione finale è una scelta grafica che tiene conto dei colori, sia delle società sportive, che dell’araldo dello stemma comunale che del contesto ambientale ed urbano.