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SPRAY : la storia – parte 1

                immagine: “presente imperfetto” by Spazio 160 cm X160 cm spray su tela

Iniziamo con questo post alcuni interventi relativi all’approfondimento e alla conoscenza di alcune tecniche artistiche e dei relativi mezzi. Questa veloce ricerca vuole essere solamente di stimolo per quanti avessero la curiosità di approfondire la conoscenza di uno strumento artistico come la vernice Spray.
Le notizie riportate sono state ritrovate su WIKIPEDIA.
Riteniamo che conoscere la storia di un oggetto possa essere utile per comprenderne meglio il funzionamento e quindi il suo utilizzo. Saremmo lieti di iniziare con questo post a ricevere anche segnalazioni e ulteriori informazioni relative agli argomenti che proporremmo in modo da ampliarne la conoscenza, attendiamo vostre segnalazioni.

La bomboletta spray è un contenitore, in banda stagnata o alluminio, contenente del liquido la cui espulsione avviene grazie ad un gas liquefatto che ha lo scopo di diffondere il contenuto della bomboletta sotto forma di aerosol.

L’invenzione di questo processo, risalente al 1926 si deve al chimico norvegese Erik Rotheim[1][2], che ne vendette il brevetto ad una azienda statunitense. Nel 1939 Julian Seth Kahn produsse la prima bomboletta spray.

Una delle prime applicazioni importanti dell’invenzione avvenne durante la seconda guerra mondiale, quando fu approntato uno spray destinato a diffondere l’insetticida contro gli insetti portatori della malaria.

Nel 1949 Edward Seymour introdusse per la prima volta nelle bombolette spray della vernice.“Il gas viene compresso sino a raggiungere lo stato liquido e nel momento della pressione sulla valvola in materiale plastico tende ad uscire violentemente da un piccolo ugello, trascinando con sé anche la materia prima liquida con cui era stato miscelato. La parte gassosa del composto, solitamente composta da propano, butano o isobutano si dissolve nell’aria separandosi dalla parte liquida”.

Inizialmente il gas più usato nelle bombolette era il freon ma, dal 1989, in tutto il mondo è stato messo al bando a causa dei danni causati dallo stesso allo strato di ozono dell’atmosfera.

Le bombolette attuali possono contenere i materiali più diversi, molto comuni sono quelle contenenti profumi, insetticidi, prodotti per la pulizia e vernice. Il fatto che contengano gas sotto pressione ne consigliano l’utilizzo con cautela e anche per quanto riguarda il trasporto: sono infatti soggette ai regolamenti relativi al trasporto di merci pericolose ADR.

Al termine del ciclo di vita della bomboletta è utile conferirla nella raccolta differenziata al fine di garantire il riciclo del metallo, in Italia questo va fatto nei contenitori di raccolta dei prodotti di tipo T o F

Qui di seguito vi presentiamo la traduzione di un’articolo, che abbiamo trovato in rete, sulla storia di questa tecnologia:

“Il concetto di un aerosol è nato già nel 1790, quando le bevande gassate auto-pressurizzate vennero introdotte in Francia ( per capirci cose come il seltz).

Nel 1837, un uomo chiamato Perpigna inventa un sifone soda che incorpora una valvola. Le prime bombolette spray di metallo erano in prova già nel 1862: erano costruite in acciaio pesante ed erano troppo ingombranti per essere un successo commerciale.

Nel 1899, gli inventori Helbling e Pertsch brevettano aerosol pressurizzati utilizzando metile e cloruro di etile come propellenti.

Il 23 novembre 1927, il tecnico norvegese Erik Rotheim (scritto anche Eric Rotheim) brevetta il primo aerosol che poteva contenere e distribuire prodotti e sistemi propellente e la sua valvola . Questo è stato il precursore dei moderni aerosol a valvola. Per capire l’importanza data all’invenzione, nel 1998, l’ufficio postale della Norvegia, ha emesso un francobollo che celebra l’invenzione “Novergese” della bomboletta spray .

Durante la seconda guerra mondiale, il governo degli Stati Uniti finanzierà la ricerca per trovare un modo spray portabile per diffondere un’insetticida e combattere gli insetti portatori della malaria. Nel 1943 i ricercatori Lyle Goodhue e William Sullivan, del Dipartimento Agricoltura, svilupperanno un aerosol di piccole dimensioni, bombolette sotto pressione contenenti un gas liquefatto (a fluorocarbonio). Il loro design, insieme al lavoro di un altro inventore (Abplanalp Robert). hanno reso possibile i prodotti come spray per capelli.

Robert Abplanalp – Valvola Crimp
Nel 1949, l’inventore di 27 anni, Robert H. Abplanalp ‘ progetta una capsula di chiusura della valvola che permetteva di spruzzare liquidi da una lattina sotto la pressione di un gas inerte. Le bombolette spray, contenenti principalmente insetticidi, erano disponibili al pubblico gia nel 1947 come conseguenza del loro impiego da parte dei soldati degli Stati Uniti per prevenire le malattie trasmesse dagli insetti. L’invenzione di Abplanalp è fatta di alluminio leggero fatto che rende le lattine un modo economico e pratico per erogare schiume liquidi, polveri, e creme. Nel 1953, Robert Abplanal brevettò la sua “Crimp Valvola” per l’erogazione di gas sotto pressione.

Nella metà degli anni 1970, la preoccupazione per l’uso di fluorocarburi e l’effetto negativo sullo strato di ozono ha spinto Abplanalp di nuovo nel laboratorio alla ricerca di una soluzione. Sostituendo i fluorocarburi con idrocarburi solubili in acqua ha creato un aerosol ecologico che non può danneggiare l’ambiente. Questo ha permesso la maggior fabbricazione e distribuzione di spray aerosol.

Robert Abplanal ha inventato sia la prima valvola blocca e libera per bombolette spray che l’ “Aquasol” o pompa spray, che usa gli idrocarburi solubili in acqua come fonte di propellente.

Vernice a spruzzo in una latta
Intanto sempre nel 1949, veniva inventata da Edward Seymour, la vernice spray in lattina: prima di questa idea le vernici  era vendute in tubetti di alluminio. Fù la moglie di Edward Seymour Bonnie a suggerirgli l’uso di un aerosol riempita di vernice. Edward Seymour Seymour fondò la Sycamore, Inc. di Chicago, USA, per produrre le suo vernici a spruzzo.
link al brevetto di E. Rotheim:
http://www.google.com/patents?id=Id9ZAAAAEBAJ&printsec=abstract&zoom=4&dq=%22Erik+Rotheim%22+1926#v=onepage&q=%22Erik%20Rotheim%22%201926&f=false

per altre ulteriori informazioni si può partire a cercare da wikipedia.”

 

L’uso della vernice in spray è una delle tecniche preferite dagli artisti dediti al graffitismo e alla stree art. Per tale motivo noi che operiamo in questo ambito riteniamo sia importante conoscere la storia di questo strumento, la sua evoluzione ed anche le implicazioni che ne derivano dall’uso.  Questo post sarà seguito da altri ne quali continueremo a raccontare come dall’idea originale siamo arrivati ad oggi.

 

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