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IMPRONTE FUTURE – RELAZIONE CONCLUSIVA
Breve descrizione del progettoPartecipanti. Il progetto “Impronte future” ha visto Kantiere Misto collaborare con il progettoSPRAR di San Donà di Piave, nello specifico con le cooperative Villaggio Globale e Co. Ges. Don Milani.Destinatari. I destinatari del progetto “Impronte future” sono stati i richiedenti asilo del progetto SPRAR di San Donà di Piave.Durata. Si è trattato di un progetto della durata annuale.Fasi del progetto. Il progetto si è articolato in tre parti:1) il murales effettuato sul retro della biblioteca cittadina;2) la mostra fotografica;3) la “Caccia al tesoro”.Ciascun momento ha visto la partecipazione attiva dei richiedenti asilo (sia nella progettazione che, per quanto possibile, nella realizzazione pratica).Finalità:Il progetto ha avuto una duplice finalità: da un lato, si è tenuto conto di un esigenza di carattere sociale – ovvero, ci siamo dati come obiettivo il far interagire i richiedenti asilo con il territorio ospitante; dall’altro, ci si muoveva nella direzione investa – in un’ottica ora di carattere informativo: ci si è così adoperati per far conoscere la situazione dei richiedenti asilo (e lo stessoprogetto SPRAR) alla cittadinanza di San Donà di Piave.Risultati raggiunti:Possiamo quantificare i seguenti risultati:1) Vi è stato un buon coinvolgimento dei richiedenti asilo alle iniziative del progetto impronte future: un indice di detto coinvolgimento va riscontrato, ad esempio, nella partecipazione a fasi successive del progetto da parte di persone che, nel frattempo, sono uscite dal progetto SPRAR;2) con particolare attenzionealla realizzazione del murales, rileviamo la curiosità che vi è stata, da parte ci cittadini di San Donà di Piave, verso l’iniziativa Impronte future.Criticità:Le criticità sono principalmente di due tipi: anzitutto vi è stata una sorta di barriera linguistica, in quanto alcuni richiedenti asilo non parlano né inglese né francese; inoltre, dopo la pausa estiva è avvenuto un turnover nei richiedenti asilo. Ciò non è stato un problema tanto per le persone uscite dal progetto (poiché, tra queste, alcune hanno poi continuato a partecipare – ocomunque ad interessarsi alle fasi conclusive del progetto), quanto per i nuovi arrivati: i quali, a tratti, hanno reagito con un certo spaesamento.Articolazione delle attività svolteLe attività si sono così articolate: nel mese di febbraio è iniziata la progettazione condivisa che ha visto il confronto tra Kantiere Misto e le cooperative impegnate nello SPRAR.I laboratori con i richiedenti asilo sono iniziati a metà marzo, ed hanno avuto la finalità di far emergere le tematiche, i concetti ed anche i colori oggetto del murales che si sarebbe poi compiuto sulla parete. La stessa comunicazione del progetto “Impronte future” è stata resa oggetto dei laboratori: il logo, i volantini degli eventi ed, ancora, gli stessi colori da impiegare sono stati discussi con i richiedenti asilo e si è proceduto alla scelta attraverso votazione a maggioranza.Sempre in marzo vi sono stati degli incontri, aventi l’obiettivo di aprire il progetto in esame al territorio, ai quali hanno aderito alcuni ragazzi del progetto giovani “Altroìkhé” di San Donà di Piave. Si è cercato, proprio per le esigenze di carattere informativo che sopra abbiamo richiamato, di allargare il progetto in esame al territorio, cercando di far entrare in Impronte future nuovi partner (i quali, a loro volta, avrebbero poi partecipato a pieno titolo agli incontri inerenti la progettazione ed il monitoraggio).Una prima tipologia di workshop – finalizzata alla realizzazione della parete – si è tenuta dal 1° al 13 aprile. Questi incontri hanno avuto diverse funzioni:1) rendere i richiedenti asilo consapevoli degli strumenti che sarebbero stati adoperati nella realizzazione del lavoro (spray, pennelli, rulli evernice);2) far partecipare direttamente le persone alla progettazione concettuale del lavoro finale, attraverso l’apporto di idee, tematiche e colorazioni;3) trasmettere ai richiedenti asilo un messaggio di integrazione autentico – e non formale o buonista.Una seconda tipologia di workshop è stata dedicata alla realizzazione della mostra fotografica: si sono perciò tenuti dei workshop (che hannovisto la partecipazione anche di un fotografo professionista) e vi sono state delle uscite guidate nelle quali sono state effettuate le foto successivamente confluite nella mostra. L’obiettivo di dette uscite guidate è stato altresì quello di mettere in contatto la cittadinanza di San Donà di Piave con i richiedenti asilo. Proprio per questo si è deciso – nelle fasi preparatorie – di non lasciare da soli irichiedenti asilo in quest’attività, e di dotare loro di magliette aventi il logo “Impronte future”. Sottolineiamo che delle interazioni positive tra territorio e richiedenti asilo vi sono state.Infine, la mostra fotografica è iniziata il 21 aprile ed è continuata fino a metà maggio. La realizzazione del murales ha avuto luogo dal 28 maggio al 9 giugno, e l’inaugurazione della parete è avvenuta il 15 giugno. In merito alla sua realizzazione, si è cercato di far lavorare a più livelli gli stessi richiedenti asilo (dalla preparazione del muro alla stessa sua colorazione, il tutto tenendoconto di ragioni di sicurezza ed assicurative).Dopo la pausa estiva, a settembre sono ripresi gli incontri di coordinamento e monitoraggio delle prime fasi del progetto. A partire da ottobre, ogni mercoledì si sono tenuti degli incontri, tra lo staff di Kantiere Misto ed i destinatari del progetto SPRAR, in preparazione sia della mostra fotografica che della “Caccia al tesoro”. In merito alla mostra fotografica, è d’obbligo richiamare che le stesse foto inserite successivamente nella mostra sono state scelte all’interno di questi incontri, sempre con votazione a maggioranza. Dal 22 novembre al 1° dicembre vi è stato l’allestimento della mostra fotografica, la quale è stata inaugurata il 1° dicembre e si è conclusa il 16 dicembre. Il progetto Impronte future siè concluso il 16 dicembre con la Caccia al tesoro. Infine, la mostra fotografica è stata disallestita il 18 dicembre.Per un bilancio conclusivoAlla luce di quanto svolto, ci sentiamo di affermare che il progetto Impronte future ha rappresentato dei momenti di socialità autentica ed integrazione – accompagnate alla riqualificazione di un bene pubblico (parete di biblioteca comunale).Il grosso merito è stato di coinvolgere i richiedenti asilo e rifugiati in un’iniziativa che li vedeva protagonisti, uscire dalla routine del progetto SPRAR e confrontarsi con la città di SAN DONA’ di Piave e con cittadini al di fuori del nucleo di operatori con i quali ogni giorno si relazionano. Impronte Future è stata un’opportunità di scambio, di svago, di riflessione per tutti quelli che vi hanno partecipato. Per tutti quelli di Kantiere Misto che vi ci sono dedicati è è stato sicuramente un’opportunità per crescere, maturare nuove consapevolezze, toccare con mano una problematica, quella dell’immigrazione e dell’accoglienza, e farsi delle idee più chiare in materia. Sicuramente non sarà questa l’ultima volta che vi avremo a che fare, l’esperienza nell’insieme , tra alti e bassi si può giudicare positiva, riproponibile e riproducibile……abbiamo iniziato un percorso, le nostre Impronte Future iniziano da qua!