è passata ormai una settimana da quando un nostro caro amico, ha avuto un’incidente stradale in cui è stato vittima di un’investimento da parte di una signora in bicicletta in un sottopassaggio “ciclo”pedonale di Oderzo.
Grandi dolori e gravi conseguenze con permanenza in ospedale per il nostro amico e pseudo silenzio dell’opinione pubblica che forse oramai si è assuefatta a questa tipologia di incidenti. Sicuramente la notizia avrebbe suscitato molto più clamore se l’investitore fosse stato un richiedente asilo abitante nella caserma Zanusso, ma non siamo qui a fare polemica.
Dico che siamo un pò assuefatti a questa tipologia di incidenti, in quanto è abbastanza all’ordine del giorno che succedano eventi di questo tipo in sottopassi che sono pensati per essere pedonali ed invece divengono o sono spacciati per ciclabili.
Certo posso dire di essere anch’io un ciclista, anche se della domenica, e comprendo bene le eventuali motivazioni del ” non scendo dalla sella continuo a pedalare che non voglio far fatica in salita”, ma!, c’è sempre un ma. Il buon senso e lo spirito di sopravvivenza spinge i più, a cercare di schivare gli ostacoli….e quindi in caso di presenza di un pedone o più, sulla nostra traiettoria, dovremmo avere l’intelligenza o l’istinto di rallentare, fermarci e magari scendere dalla bici…..e, salutando il nostro caro amico pedone, passare oltre magari finendo il sottopasso spingendo il nostro velocipede…..
E il pedone, non è il caso del nostro amico, fa proprio di tutto per farsi centrare: cammina spavaldo con le sue borse della spesa con l’aria di chi è padrone della strada, a braccia aperte, gonfio di se e fiero della sua presenza e dei suoi familiari,se sono con lui, con passeggini e cani……..immagino i ciclisti quanto vorrebbero farli sparire tutti per non rallentare neanche un pochino, avendo i tempi contati!
L’epoca vuole infatti che siano tutti sempre di fretta e quindi se non posso aggirare l’ostacolo………logicamente ” CE PASSO SOPRA”! e qui ci sta na canzoncina ad hoc: FATECE POSTO CHE PASSAMO NOIIIIIIIII! (cafonaggine imperant).
Ma non vorrei che pensaste che io dò la colpa solo ai ciclisti e ai pedoni…..
avvolte VORREI PROPRIO CONOSCERE IL BIG “ingegnere/geometra/architetto” CHE HA PROGETTATO TUTTI I SOTTOPASSAGGI di ODERZO ……molto probabilmente o è stato colto da grande sfortuna e dal progetto alla realizzazione qualcosa si è perso, o veramente …..sembra che si sia esercitato a fare una sperimentazione “sotcciologgika” (la risata è un pò de rito e sarcastica). Se invece come immagino, siano stati incaricati studi ed professionisti diversi…. non si riesce a capire perchè ci sia stata ad Oderzo una così elevata concentrazione di improvvisati ed inetti progettisti o costruttori o tutti e due. Facendo un’elenco per capire il problema potremmo partire dal sottopassaggio a doppia esse carpiata di San Vincenzo:

poi abbiamo il mega sottopasso curvilineo modello Niagara del Brandolini dove è possibile sentire lo scrosciare dell’acqua sulle pareti anche in piena estate col sole a picco: le foto qui di seguito sono datate e riguardano la parte pedonale dove comunque l’acqua non manca e pedoni ed Artisti dello spray, rischiano l’arrotamento ogni giorno, per colpa di “campioni” di ciclismo di varie età che sfrecciano come fossero in procinto di vincere la maglia rosa…..
ricordatevi ste foto …..faremo un post apposito per far vedere la differenza tra come era prima e com’è oggi dopo il passaggio e l’intervento della nostra associazione.
Proseguendo ecco che arriva un’altro breve sottopasso a cupola che collega via Gorgazzo al resto del paese: e qui è giusto fare il confronto tra prima e dopo:
prima
dopo il passaggio degli artisti di Kantiere Misto
rimanendo nella zona del Gorgazzo ecco che arriva il sottopassaggio auto-pedonale con semaforo e doppia rampa di scale a Curva ( e che te lo dico a fare)
andando invece verso lo stadio ne incontriamo altri due uno piccolo sempre curvilineo ( si capisce qui che la Curva, come insegna un’amica russa, piace molto) e l’altro: grande, dritto e largo come se ci dovesse passare il traffico di una statale ma che porta solo dietro al centro commerciale e sulla stradina per Lutrano.
questo sotto è quello sopra accennato di via masotti, notare la carreggiata e quanto è dritto……chiama velocità e giustamente ci hanno messo due rallentatori……per evitare che rallysti improvvisati si divertissero troppo…..
ma non abbiamo ancora finito ne mancano ancora all’appello ben cinque….che presto vi presentiamo qui sotto:
il sottopasso di camino che come scritto sul muro è speciale perchè ha la parte pedonale con possibilità di pulizia delle ragnatele del soffitto, da parte dei passanti o dei ciclisti,
proseguendo lungo l’anello periferico di Oderzo troviamo poi il “mittttiko” sottopassaggio di via Boarie……pensato per essere carrabile e divenuto solo ciclo-pedonale per mancanza dei requisiti previsti per legge….
ci spostiamo poi verso gorgo al monticano e un’altro sottopassaggio ferroviario ci riporta ad Oderzo passando per Maggera, ed eccolo qui ……con la sua immancabile curva ….sto giro a 90 gradi (pericolozizzzzima!) e la profondità di un canion……con logicamente la sua immancabile pista cicl-O-pedonale che può, come dice il nome essere o per ciclo o per “pedonale”,…..ma non insieme…. è comunque un sottopassaggio “lunghizzzzimo”!

siamo quindi infine arrivati quasi all’ultimo …. ma prima vi presentiamo il sottopassaggio di via spinè, che è quello incriminato nell’incidente avvenuto al nostro caro amico. Questo sottopasaggio ha due grandi peculiarità….lasciando perdere il fatto di essere a curva…. ma ha una pendenza da record in salita andando verso Oderzo e una rotonda in uscita verso Piavon. E’ stato inoltre pensato per non far accedere i camion verso il centro città e quindi l’altezza è limitata….ma molti camionisti dimostrano di non saper leggere i cartelli….specialmente se stranieri…
dulcis in fundo eccoci ai confini di Oderzo…. dietro la “iper-tecnologggika” nice…..abbiamo il mega sottopasso (le dimensioni sono importanti), in curva come sempre che collega la provinciale e la zona industriale alla…… campagna di Negrisia……passando affianco al campo Rom…..
come si evince dalle foto sono tutti o quasi in condizioni di degrado….e incuria: i danni che ho potuto constatare fanno riferimento a lampade rotte, infiltrazioni d’acqua, reggipetti divelti, scritte oscene…per non parlare dell’immondizia che in alcuni è proprio parte dell’allestimento. Le piste ciclabili e pedonali poi, in quasi la totalità dei sottopassaggi, non raggiungono neanche lontanamente i 2.5 m previsti per legge, per le piste ciclabili: se ne deduce che il ciclista la bici dovrebbe spingerla per attraversarlo, come segnalato all’inizio e alla fine del sottopassaggio ciclo pedonale del Brandolini. Con questo non vorrei che pensiate che la mia sia un’arringa contro l’amministrazione attuale di Oderzo…. questi sottopassaggi sono stati costruiti in anni e anni e semmai le colpe andrebbero condivise con i Vari Amministratori…. ma inutile perdere tempo a cercare responsabili, lo stato di fatto e questo. Mi permetto con questo post solo di suggerire degli interventi che potrebbero migliorare la frequentazione e l’uso di questi sottopassaggi:
- I sottopassaggi di tipo ciclo pedonale andrebbero dotati di rallentatori, per moderare il traffico e rallentare il ciclista lanciato in volata al traguardo;
- Una corretta illuminazione o manutenzione della stessa che sostituisca le lampade bruciate o individui punti ciechi da illuminare;
- la presenza di cestini ad inizio e fine, e per i più lunghi, a metà sottopassaggio, ridurrebbe la presenza di cartacce, vuoti di bevande, mozziconi e altri rifiuti per terra;
- la segnaletica più chiara che faccia capire di dover scendere dalla bici: aggiungo anche che magari qualche multa una tantum non guasterebbe;
- la pulizia dei tombini e della strada con una maggiore costanza eviterebbe inoltre la formazione di pozzanghere e ristagni d’acqua
Ultimo punto che rappresenta, anche una proposta, che la nostra associazione ha fatto alle due amministrazioni, precedente ed attuale, è quella di far dipingere i sottopassaggi ciclo-pedonali, contrastando così il grigiume, gli interventi vandalici, l’incuria e il degrado degli stessi. Negli anni inoltre abbiamo notato che un’intervento pittorico, può cambiare la percezione di un luogo e rendere anche più responsabile il cittadino, sia che sia ciclista o pedone. Nell’esperimento svolto di riqualifica del sottopassaggio pedonale del Brandolini, abbiamo notato cambiare l’opinione della gente sia su di noi che lo dipingiamo che sul posto. Il ciclista inoltre è costretto a rallentare e spesso capita che si fermi a chiacchierare e si confronti con noi.
Nonostante l’apparente polemico taglio di questo post, ci tengo a chiarire che Kantiere Misto ritiene i sottopassaggi ciclo-pedonali di Oderzo luoghi di potenziale interesse, per tutta la cittadinanza e potrebbero diventare anche opportunità per i più giovani di fare esperienze di cittadinanza attiva…. noi non ci aspettiamo che solo gli operai del comune si accollino l’onere della manutenzione di questi luoghi. Spetta anche al pedone e al ciclista, tenerli in ordine e puliti e segnalare lampade o balaustre rotte o altri problemi. Nostro sogno è quello di renderli anche luoghi gradevoli decorandoli con colori ed opere d’arte, come se fosse un museo a cielo aperto….nella speranza che sia il pedone che il ciclista rallentino e si godano la camminata e di conseguenza non siano causa o vittime di incidenti come quello accaduto al nostro amico. A lui e alla sua famiglia vanno i nostri abbracci e auguri per una rapida ripresa.