Oggi avrei pubblicato un post di mie considerazioni sulla pratica del writing o del muralismo in pubblico, a seconda di come volete chiamarlo, e sugli spettatori che attrae……. ma purtroppo da questa notte siamo tutti più poveri per la scomparsa di un grande Uomo che ho avuto la fortuna di conoscere e che tanto ha fatto e dato a questo nostro paese…..intendo l’ITALIA come nazione tutta .
Quando i giovani della sua epoca si adeguavano al pensiero dominante e accettavano la dittatura come un bene mandato dal cielo, lui invece continuava a rimanere uno spirito libero, a ragionare con la sua testa e a combattere come partigiano per un mondo migliore e più giusto.
Persone come lui hanno difeso i principi di giustizia ed equità sociale….fino alla fine.
Anche in questi ultimi anni quando si è trattato di difendere la nostra costituzione dalla smania manipolatrice del politico burocrate e legislatore, lui si è armato delle sue energie di uomo anziano (tante direi) e si è calato in trincea andando di città in città, di regione in regione a spiegare a tutti quelli che incontrava che quel DOCUMENTO , che costituisce le fondamenta del nostro vivere civile odierno, è costato caro: sangue, sudore, vite e sacrifici e non andava assolutamente toccato.
Certo per lui spiegare a noi, come si viveva all’epoca della sua gioventù, quali erano gli stenti, i sacrifici, le fatiche ed i rischi che ogni giorno correvano lui e i suoi compagni partigiani non è stato facile. Come far comprendere, a chi ha tutto e vive nella bambagia e nella comodità, cosa vuol dire entrare in clandestinità e combattere ogni giorno per difendere quello in cui credi e per proteggere la libertà, , anche impugnando le armi se si è costretti.
Non deve essere stato facile per il partigiano “EROS” – Umberto Lorenzoni, vedere che ogni giorno, diritti, valori e ideali di libertà, uguaglianza e solidarietà, per i quali lui si è sempre battuto, sono ultimamente sempre più calpestati.
Verrebbe da dire che è un bene che lui se ne sia andato prima di dover vedere il suo amato paese ripiombare nel pensiero unico e nella cieca obbedienza al potere. Noi però restiamo orfani di un grande esempio e modello da seguire e questo ci addolora, rattrista e ci lascia un enorme vuoto che non sarà possibile riempire.
Mi sento di dire in coda a questo triste post che “Berto” non se ne andrà però dai nostri cuori e dai nostri pensieri, non lasceremo che la sua lotta cada nel dimenticatoio del tempo. Parleremo di lui ancora e ci daremo da fare affinché il messaggio che lui ci ha portato e la sua lotta non si fermi. Mi disse una volta che la battaglia più grande in cui impegnarci ora è per la difesa dell’ambiente… e basta vedere un cavolo di telegiornale per capire che lo scontro è tra chi pensa solo ai soldi e al business e chi ama il proprio territorio e non lo vuole rovinato da TAV-TAP-GRANDI NAVI…..etcc. etcc. Questo non è un post pro o contro questi, ma volevo solo farvi capire, con questa ultima frase qui sopra…, quanto il partigiano Eros, nonostante la sua veneranda età, ci vedesse bene e lontano.
La fame, la voglia di lavorare, di star bene, di avere giustizia … unita all’egoismo di questa nuova epoca ….mette le persone le une contro le altre, come già è successo in passato. E’ la guerra tra poveri, sono loro quelli che scendono in piazza e si scannano a colpi di slogan (per ora). Lo abbiamo visto a Bologna ultimamente durante gli scontri verbali tra studenti e cittadini bolognesi e i militanti della lega e di forza nuova. Si è ripresentato lo scontro civile anche a Torino con le manifestazioni pro TAV, nelle quali si pensa solo ai profitti che genererà e ai vantaggi turistici ed economici. Non viene tenuto conto minimamente del malcontento di chi vive nelle zone soggette a questa grande opera e che la TAV la vive sulle proprie spalle ogni giorno, tra sequestri, espropri e abusi vari dello stato.
Anche in Francia in questi giorni la gente non ne può più e si vedono giubbotti gialli occupare le strade, i distributori…. i cittadini manifestano, non sempre pacificamente, per avere una riduzione del prezzo dei carburanti e ci sono già stati un morto e 400 feriti.
Prima di proseguire, vorrei spiegare meglio questo mio pensiero, per non divagare troppo. Siamo in un epoca in cui le masse si stanno caricando di energie negative e positive,(che siano) e la tensione sta lentamente crescendo. Prima l’argomento per scaldare gli animi erano i migranti (che continuano comunque ad essere bersaglio della politica xenofoba) e ora che il fuocherello del conflitto sociale è acceso, qualsiasi argomento può andar bene per buttare benzina sul fuoco. Probabilmente se il partigiano EROS fosse ancora tra noi ci direbbe di stare molto attenti e in guardia a questo clima di scontro e di prepararci a lottare contro quelli che in futuro cavalcheranno questo malcontento generale, promettendo mari e monti e facendo invece solo i loro interessi. L’incubo e l’orrore delle dittature è sempre dietro l’angolo non muore mai, anzi è sempre pronto a risorgere dalle proprie ceneri come un’araba fenice oscura. Tutti quelli che osannano e plaudono al leader carismatico, che inveisce e sbraita le banali verità pensate ad hoc per compiacerli, sono gli assassini della democrazia. Ed è così che la libertà muore, sotto scroscianti applausi, nell’indifferenza dei più.
Detto questo mi sento di concludere così: “Caro partigiano Eros ti rivolgo un caro saluto e un grande ringraziamento, riposa sereno. Questa notte te ne sei andato, amato e rispettato tra gli uomini e qualcuno nella notte raccoglierà il tuo impegno e si butterà nella lotta. RIPOSA IN PACE.
SPAZIO