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news, news e ancora news…..

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Stamane appena svegliato, già mi domandavo quale sarebbe stata la notizia della giornata.  Su cosa le mie attenzioni si sarebbero soffermate  sfogliando qualche quotidiano  on line. C’è indubbiamente della differenza, almeno in linea di principio, sul cosa ci attrae e su quello che ci viene proposto da chi fornisce le notizie, ed è una fortuna che sia ancora così, anche se questa difformità va sempre più riducendosi.

Le mie frasi forse un pelo criptiche potrebbero essere causa di fastidio e di un certo non sò che di noia… Sicuramente qualcuno potrebbe pensare che questa intro sia l’anticipazione di un’articolo contro i mezzi di informazione, ma non è così o almeno non sono queste le mie intenzioni.

Ma torniamo alla notizia del giorno: quale potrebbe essere secondo voi e anzi, quale vi aspettereste di leggere o meglio c’è qualcosa che vorreste tanto ma veramente tanto  che i quotidiani battessero in prima pagina?

Le tre domande, anche se apparentemente sottendono alla stessa conclusione, in realtà sono generate da differenti nostre predisposizioni: quella della curiosità e della sorpresa, quella dell’aspettativa e in ultimo quella del desiderio.

Perché pormi queste questioni di prima mattina e stressarmi fin dalle prime luci dell’alba?

Vi è mai capitato di cercare qualcosa on-line su qualche sito di e-commerce ed essere poi  bombardato, nei giorni seguenti, da annunci che vi rimandano lo stesso oggetto in tutte le salse di prezzo e modello?  Annunci che vi assalgono da per tutto, sui quotidiani on line, sulla vostra casella di posta elettronica su ogni sito che visitate. Questo algoritmo che filtra i vostri interessi e le vostre ricerche è pensato per farvi vedere esattamente quello che cercate…..OVUNQUE: anche se sta AZZ.. di cucina l’avete già comprata ed magari la state con gioia usando.  La situazione potrebbe essere una scocciatura, e per molti è così, è come se il venditore del Folletto o i testimoni di Geova (non me ne vogliano ma sono i primi esempi di porta a porta che mi sono venuti in mente)  vi seguissero da per tutto.

Ecco ora immaginate se le notizie dei telegiornali vi seguissero nello stesso modo e fossero poi self specific per ognuno di noi. Qualcuno plauderebbe al bello che avanza….. finalmente solo notizie buone, o di cronaca o di politica o sportive. In parte è gia così, facebook insegna, ma siamo ancora costretti a cercarle le notizie che ci interessano.  Potremmo arrivare pure a dire di essere ancora liberi di scegliere, anche se ancora per poco aggiungerei.

Mi ricordo una serie di film di fantascienza in cui i proiettori olografici pubblicitari presenti nelle città erano in grado di scansionare il volto di chi vi passava di fronte e avviava immediatamente la ricerca delle cose d’interesse specifico da far vedere.

Viviamo immersi nella comunicazione, la respiriamo, l’assorbiamo attraverso i pori e quella stessa informazione, tanto cercata ed agognata, si sta trasformando velocemente da semplice gesto di cortese premura, a fastidioso e maleducato gesto di arroganza commerciale, per spingerti a comprare o a schierarti da una parte o dall’altra.

I quarto potere oggi elevato a primo e uno strumento sempre più usato per gestire e guidare le nostre vite e non per renderle più libere e consapevoli.

Per es.: Vuoi che la massa sviluppi odio nei confronti  di qualcuno? Ecco quindi che ti bombardo di notizie di crimini  o dei gesti irregolari compiuti da questi. Senti l’esigenza di cambiare macchina? Non ti preoccupare uno tsunami di immagini e pubblicità di veicoli ti sovrasterà. Vuoi andare al cinema o guardare una mostra….non c’è che l’imbarazzo della scelta, dicci cosa ti piace e ti sceglieremo l’itinerario culturale giusto o il film azzeccato per la serata. Tu non devi pensare e preoccuparti, siediti comodo pensiamo a tutto noi con i nostri algoritmi… hai solo da pigiare il bottone e il premio eccolo li che ti aspetta, come tante cavie da laboratorio.

Certo estremizzata così sembra una scena da Matrix con gli uomini ridotti a zombie digitali.. per fortuna siamo ancora molto lontani da questo. Quindi la domanda che sorge è questa.

“Aaa SPAZIO” ma de che te preoccupi? Mettete l’animo in pace, compra sta cucina e non rompè! So altri li Probblemi nun te pare?.

Sono d’accordo in parte con l’analisi e con la “pacata” riflessione qui sopra ma il punto sta proprio li… non mi va che le notizie scelgano me…. voglio io poter decidere, in barba a tutti sti cacchio di algoritmi che mi prendono le misure, con la pretesa di semplificarmi la vita… E se a me piacesse rendermela più complicata? Allora direbbe qualcuno te la vai proprio a cercare.  Ed è proprio quello che faccio ogni giorno.

Penso che nel mondo d’oggi sviluppare uno spirito critico e coltivare sani principi di analisi possa essere una buona pratica per destreggiarsi in quello che ci circonda: sia che sia True o Fake.  Immerso nell’oceano di fuffa, fun, porno, fake e spot, le notizie interessanti e vere si celano ai nostri occhi quasi volessero non turbarci o si vergognassero della loro genuinità. Ma il dilemma diventa come scovarle e distinguerle dal resto.  News or not news questo è il problema, perché purtroppo non ci è dato di sapere se quello che leggiamo sia vero, falso, completo o parziale. Il nostro diventa un’atto di fede…spesso dettato dalla pigrizia o dalla troppa comodità: verificare fonti e veridicità delle informazioni è quasi un lavoro come scrivere le notizie e quindi se ci dicono che è vera il più delle volte ci crediamo e a maggior ragione lo stesso vale se la news è falsa.

Non ci resta quindi che fidarci e affidarci proprio a quel sistema che ci vorrebbe tranquilli, comodi ed informati su quello che ci piace. Quindi per voler fare proprio l’alternativo, rivoluzionario, non resta che spegnere tutto e ritrovare il senso del silenzio….. anzi il silenzio che a un senso.

Questo post però non può concludersi con una nota triste e sarcastica ma deve e voglio che si concluda con un inno alla speranza.

Credo che in fondo fondo, nonostante tutto quello che ho scritto qui sopra  non sia poi così male il mondo dell’informazione collettiva di oggi. La rete ha permesso a tutti di scrivere e di accedere a sistemi di diffusione delle notizie che fino a qualche decennio fa erano appannaggio solo di pochi e del settore editoriale.  Internet, i blog, le social comunity etc. etc. hanno fornito a tutti la possibilità di aggiungere news a news. e di dire la propria opinione in merito alle cose, contribuendo allo sviluppo di un pensiero globale, di quella che potremo definire una coscienza collettiva. Se qualcuno ha teorizzato l’esistenza di un pensiero unico e condiviso che unisce tutti gli uomini, oggi siamo in grado di  dimostrare che tutti gli esseri umani, hanno sicuramente processi mentali medesimi in ogni parte del mondo. Desiderano le stesse cose, si comportano nello stesso modo e sono spinti dagli stessi desideri e passioni ( almeno in generale) Non possiamo poi lamentarci quindi se l’umanità riempie internet di micini, video idioti e selfie.  Siamo animali intelligenti ma messi difronte ad uno specchio ci comportiamo come un qualsiasi scimpanzè!

Quindi scriviamo notizie, serie e meno serie, su cose che riteniamo importanti o simpatiche o …..o … o , perchè speriamo che qualcuno le ritenga interessanti e le legga.

Anch’io questo post l’ho scritto con l’aspettativa che qualcuno lo legga, questo è il mio personale contributo al mondo di notizie  e mi piace l’idea di aver aggiunto un po’ d’aria fritta e di fumo e poco arrosto al marasma di cose no sense che ogni giorno vengono scritte.

Vi domanderete quindi perché sia cosi contento di tutto ciò e di questo mio scrivere a CAZ…  Mettiamola così: è la mia vendetta personale nei confronti dell’algoritmo che per due settimane mi ha stracciato i maroni con modelli di cucine economiche a gas in ogni dove… LO VUOI CAPIRE CHE L’HO GIA COMPRATA, OPPURE NO?

Scusate lo sfogo ma co ce vò ce vò!

 

 

 

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