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A teatro per una buona causa: la memoria, la speranza e la beneficenza

 

UNO SPETTACOLO TEATRALE CHE ENTRA NEL PROFONDO PER RISVEGLIARE LA MEMORIA!
 

 

Un malinconico caleidoscopio di emozioni e pensieri, una miscellanea eterogenea ma compatta di voci, storie, e azioni. “La baracca dei bambini” nasce da una precisa esigenza: quella di comunicare il diritto-dovere di “pensare”; non solo ricordare, come spesso chi tratta questo argomento ci invita a fare, ma di pensare, metabolizzare, fare proprie le sofferenze, i pensieri e le tragedie che la storia del secolo scorso ci ha lasciato; è questo più che un dovere storico, un’esigenza sociale e civile affinché la storia non si ripeta e le nuove generazioni riflettano e agiscano su ciò che è stato e quindi su ciò che dovrà essere. In scena, pochi indispensabili elementi per evocare le storie intime dei protagonisti e quella ufficiale della cronaca. Le letture non ripercorrono un itinerario cronologicamente razionale, ma sono legati da un percorso emotivo precisamente voluto. Uno spettacolo teatrale sulla shoah ha prima di tutto il dovere di trasmettere emozioni, la forza magica e sublime del teatro, in questo caso, viene prima del contesto storico razionale; Il regista ha cercato quindi una drammaturgia “delle suggestioni” che domini su una, seppur presente, drammaturgia “dei fatti”.
 
Insieme per non dimenticare gli ultimi di ieri e di Oggi. 

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