Abbiamo iniziato febbraio, RAGAZZI! E come lo iniziamo?Con la pioggia….. Cacchio , forse forse che iniziamo un’altro febbraio piovoso come l’anno scorso? NOOOOOOOO ti prego, ci sta un poco di pioggia ma un febbraio come l’anno scorso NOOOOOOOOO! Ti prego….. go un sacco de robbe da far, di piante da mettere giù nell’orto, di pareti da dipingere, di cat..zi mazzi slazzi e trazzi da seguire…..non posso iniziare a deprimermi…. Facciamo così. -:Hei tu:- ….. e mi riferisco a quel tizio che dicono controlli il tempo lassù…… -:Ehi tu, che ne sai più di noi, un po’ su tutto…… cerchiamo di trovare un’accordo….. 3 barra 4 giorni di pioggerellina, giusto per rimpinguare le riserve idriche e bagnare la terra, dando un po’ di tregua alle piante da sta stagione umida ma senza precipitazioni, e poi si riprende con qualche giornata di sole….. Che te ne pare? Puoi sempre alternare aprendo i rubinetti, un giorno si due no, poi due si tre no……., poi tre si e piano, e 5 no, lasciando un po’ coperto il cielo. Che ti sembra come programma per febbraio! Beh fai un po’ tu…. che ne sai dippppiù….. basta che no te esagera con la piova. Ho, a breve, da metter giù piante nell’orto ed è scomodo farlo con il terreno bagnà!:-
Ecco questo è stato il mio primo pensiero, appena ho aperto i balconi della camera da letto il primo di febbraio e ho visto che tempo faceva. Vedendo il clima degli ultimi due giorni sembrerebbe abbia ascoltato la mia supplica, ma nel caso fosse solo una finta, sono pronto ormai dall’anno scorso a cambiare parte delle mie programmazioni in funzione dei cambiamenti climatici a cui qualcuno dice di non credere. Mi domando sempre come fare per convincere sti individui di questa tremenda e dimostrata realtà?
Direi che siano diverse le testimonianze, foto e video che illustrano il problema a carattere mondiale: da quei filmati che documentano lo scioglimento dei ghiacci polari, a quelli che presentano le isole di plastica negli oceani, per arrivare alle foto tipo “lotta alla fame nel mondo” che descrivono orsi polari ridotti alla fame o balene spiaggiate o pellicani morenti nelle chiazze di petrolio. Nemmeno la moltitudine di grafici a torta o a skyline o a diagramma, riescono a convincere, questi irriducibili difensori del consumo e della produzione industriale di oggetti e di rifiuti, tout cour.
Ma allora se anche sommergerli di dati non raggiunge un risultato, cosa può realmente cambiare le idee di questi uomini determinati a difendere il modello capitalista industriale attuale? Cosa può essere detto di più a chi, pensando solamente alla propria esistenza, se ne frega del mondo che erediteranno anche i loro stessi figli e nipoti?
L’innalzamento della temperatura mondiale di un grado, sta provocando stravolgimenti epocali su tutto il pianeta, qualcuno dice che questo provocherà la sommersione di aree geografiche attualmente popolate e popolose e quindi assisteremo molto probabilmente ad altre diaspore di disperati verso le terre ancora emerse. Non dimentichiamoci che la stragrande maggioranza di superficie terrestre è ricoperta d’acqua e molto probabilmente con il ritmo attuale le terre abitabili e fertili si ridurranno ancora di più. Si potrebbe proseguire il nostro lavoro di “specie parassita” sulla terra, cercando nuovi habitat da colonizzare: sott’acqua, sottoterra….. ma penso che questa non sia una strada percorribile, almeno non da tutta l’umanità. Più di qualche luminare, ha paragonato la razza umana ad un cancro che divora, ammala e sta uccidendo il pianeta…. Qualcuno un po’ più animista di me, usa chiamarla GAIA la nostra madre terra. E’ grazie a lei se abbiamo una vita da vivere, se respiriamo, se amiamo, se mangiamo, se sc….. iamo etc etc….. e anche se moriamo (sigh). Questa nostra grande e generosa ospite ( che sia piatta oppure no), ci scorrazza in giro per l’universo da sempre, senza dire ne A ne B , dando solo ogni tanto uno scossone e-Ruttando qua e la. Noi esseri umani assieme a tutte le altre specie viventi, la abitiamo su sua diretta concessione, abusando spesso della sua generosità. Nella sua ormai lunga vita, ha visto succedersi diverse tipologie di esseri viventi. Curiosa e attenta li ha seguiti, li ha visti nascere, crescere, evolversi e in alcuni casi estinguersi. La nostra specie, come molte altre contemporanee alla nostra apparizione sul pianeta, siamo l’ennesimo processo evolutivo, l’ennesimo granello che passa nel buco della clessidra del suo tempo di vita, quello di Gaia, che dura da miliardi di anni, che ci crediate o no. Se potessimo parlare con un dinosauro, sicuramente ci metterebbe in guardia dall’abusare della pazienza del nostro pianeta e ci racconterebbe i drammatici momenti della loro estinzione. Molto probabilmente anche gli esseri umani, continuando così, potranno raccontare con qualche memoriale, a chi verrà dopo di loro la storia di una tragica fine, fatta di cieco individualismo, egoismo e stupida ottusità, nel non aver voluto vedere l’elefante nella stanza. Ed è una bestia immensa, veramente gigante… penso che ormai anche chi vuol tenere le fette di prosciutto davanti agli occhi abbia qualche problema a non notare la sagoma scura, questa grande ombra che oscura la vista attraverso l’affettato. Grandi tempeste, tornadi enormi, nevicate epocali o cicloni distruttivi, incominciano ad avere la ripetitività e una distruttività periodica e il brutto è che ci stiamo abituando alla cosa. Aggiungiamo a questo i periodi di siccità, il caldo estivo eccezionale, gli incendi. Ma non è solo il clima a sballarsi, ci sono insetti che stanno smettendo di essere fertili, animali che si stanno estinguendo, foreste che stanno morendo….. (non solo per diretta causa nostra).
Siamo a Febbr-aio e Gaia ha la febbre ormai da un po’. C’è chi dice che non si può più tornare indietro che siamo spacciati…. che dovremmo prepararci al peggio…. come non dargli torto! Io però sono fiducioso lo stesso e spero veramente che ci sia una Sveglia GENERALE su questo argomento. Anche se è semplice far ricadere tutto sui Governi e sulla Politica. Io sono dell’idea che dobbiamo smettere di aspettarci da questi la soluzione risolutiva del problema. Ogni individuo consapevole delle questioni in gioco, deve iniziare ad agire, a prendere una decisione, per contribuire allo sviluppo di una coscienza ambientale globale che sia di tutta l’umanità. Questo problema infatti è di tutti gli inquilini di questo super-condominio che si chiama TERRA.
Purtroppo come per tutti i cohousing c’è chi è più ligio alle regole e chi meno, c’è chi pulisce maniacalmente e chi nasconde sotto il tappeto lo sporco, magari a casa di qualcun’altro. La nostra casetta planetaria è dotata di due grandi frigidaire che si stanno sbrinando, di grandi riserve di materiali pur sempre limitate e di una moltitudine di paesaggi da mozzare il fiato che ci ricordano in ogni momento che razza di paradiso abbiamo sotto i piedi ogni giorno.
Qualcuno invece vive questo nostro pianeta come se fosse solo un’enorme animale da mungere, un’enorme frutto da spremere o peggio una gigantesca discarica da riempire. La logica alla base di questo ragionamento è di tipo opportunistico ed egoistico…: -:Io ho la mia vita, me la godo fin che posso e non mene frega niente di niente. Tanto prima o poi tutti moriamo e quindi fin che vivo sfrutto più che posso la mia occasione e tutto quello che mi circonda…… Di tutti gli altri …., anche quelli che verranno, non mi interessa nulla:-
Se potessi Mi verrebbe da dire a sta gente -: Per carità, potreste anche avere ragione, ma personalmente penso che non sia giusto che molti paghino l’inciviltà e il menefreghismo per la Vita di quelli che la pensano come voi.:- Per questa gente, a certi livelli, sarebbe da prendere in considerazione anche il reato di crimine contro l’umanità!
Il cambiamento epocale richiesto a tutti è un cambiamento di visione, uno stravolgimento di paradigma, che richiede il rispetto e l’amore per la nostra Madre Terra e non il continuare a sfruttarla e parassitizzarla come figli ingrati e mai cresciuti.
Per fare questo non si tratta per forza di fare cose eccezionali, grandiose e sensazionali. Si può iniziare intanto da piccoli gesti quotidiani, da fare tutti i giorni e condividere il più possibile perché diventino virali, altamente contagiosi e scatenino un’epidemia di azioni altrettanto virtuose e sensibili nei confronti del rispetto dell’ambiente.
Potrei ora aggiungervi un decalogo sul risparmio, la sostenibilità, e le corrette pratiche ambientali e non è detto che non lo faccia, prima o poi. Ho paura che però questo possa essere preso come un modo per fregiarmi e vantarmi dei miei comportamenti, come se fossi un’essere perfetto e già evoluto ed Illuminato. Purtroppo anch’io come tutti ho i miei grandi limiti, dico cose, ne faccio altre, sono animato da molte buone intenzioni che non sempre si concretizzano e a volte si contraddicono. Il fatto di essere semplicemente esseri viventi imperfetti e limitati ci equipara a tutti gli altri viventi sul pianeta, con la grande differenza di avere la consapevolezza del quadro d’insieme che ci lega tutti.
Ricollegandomi ad un post sul DONO che avevo fatto tempo addietro, dove citavo la teoria del battito d’ali della farfalla, mi verrebbe da modificare quell’espressione dicendo -: l’estinzione di una farfalla in Australia, può causare l’estinzione di un’intero gruppo di specie o la modifica irreversibile di interi ecosistemi.
Questo principio dovremmo tenerlo a mente un po’ tutti e ci dovrebbe far riflettere ogni volta che accendiamo una luce, apriamo l’acqua, compriamo qualcosa, gettiamo qualcosa e anche viviamo i nostri vizzi, fumo delle sigarette in primis.
Per iniziare una piccola rivoluzione personale, e porci nei confronti del pianeta in modo conservativo e non consumistico, penso basti iniziare dalle cose più semplici che possiamo fare ogni giorno, come ad esempio accendere le luci nella stanze solo se veramente serve e spegnere gli apparecchi elettronici senza lasciarli in stand by.
So che per molti questa è una regola molto banale, ma la soluzione ai problemi inizia quasi sempre da intuizioni di banalità a cui fino a prima non si era pensato.
Per i rifiuti per esempio, molto si potrebbe fare per indurre i produttori a ridurre il packaging dei loro prodotti e fare in modo che sia la stessa grande distribuzione a chiederlo. Sono dell’idea che, se tutti i consumatori iniziassero una rivolta silenziosa alle casse dei supermercati ( intento tutti e in tutta la nazione), lasciando, ai cassieri o prima di uscire dal negozio, parte di quella confezione ( ove possibile) che non è prodotto ma è solo carta o plastica o involucro e quindi futuro rifiuto senza senso…. alla lunga chi produce si troverebbe costretto a inventare imballi di tipo diverso. Mi immagino già i cumuli di immondizia indifferenziata che il supermercato dovrebbe aggiungere alla propria da smaltire e quindi si andrebbe ad innescare un meccanismo economico tale, da spingere un cambiamento di processo produttivo e di presentazione del prodotto e di concepimento dello stesso. Oggi infatti se guardassimo il nostro carrello della spesa vi troveremmo una buona parte di oggetti che sono rifiuto ancora prima di essere consumati: confezioni per i tubetti della maionese, reggette di plastica, scatole di cartone per le scatole d’alluminio del tonno, cellophane su pacchi di biscotti ulteriormente confezionati, mono porzioni raccolte in confezioni da più porzioni……… e via così! Se si vuole un cambiamento di pensiero e attenzione, si deve agire su quelli che offrono il prodotto affinché studino e siano obbligati a ridurre gli sprechi e gli scarti derivanti dai loro prodotti. In ultimo aggiungo che pagare un cartone che mi contiene un’altro cartone, per poi buttarlo e pagare perché me lo vengano a portar via da casa come immondizia è veramente da IDIOTI senza speranza…. Se non iniziamo a ragionare anche su queste piccole cose….quelli senza una speranza saremo proprio noi esseri umani!
#ilmiglioricicloèilriuso